giovedì 24 aprile 2014

983 - Aaron Swartz, 1986-2013 Aaron Swartz si è suicidato l’11 gennaio. Programmatore, hacker e attivista, ha creato i feed rss e ha fondato Reddit. Dopo la sua morte è diventato un martire del web Gideon Lichield, Quartz, Stati Uniti

I
martiri vanno costruiti in fretta, prima che la polvere copra la loro morte.
Così è stato per Aaron Swartz, l’attivista digitale di 26 anni che l’11 gennaio
si è impiccato nel suo appartamento di New
York. Sofriva di depressione e, secondo i
familiari e gli amici, si sentiva perseguitato
dai giudici che minacciavano di condannarlo a 35 anni di carcere per pirateria informatica. Swartz era poco conosciuto al di fuori
del mondo  geek, e non era certo una celebrità di internet: al momento della sua morte
aveva  poco  più  di  settemila  follower  su
Twitter. Ma la rete e gli altri mezzi d’informazione sono stati inondati di messaggi e
articoli che parlavano di lui. È facile capire
le ragioni di questa rapida trasformazione
in tragico eroe popolare.
Per chi lo conosceva, Swartz era una
specie di Arthur Rimbaud del web: un piccolo genio appassionato, capriccioso, tenero e depresso, che durante l’adolescenza ha
fatto  grandi  cose.  Ma  appena  diventato
adulto ha rinunciato a tutto. I progetti della
sua breve ma intensa carriera si sono basati
su un forte impegno per la libera difusione
del sapere. Swartz è stato tra gli autori della
licenza Creative commons, il modello di
copyright che permette agli autori di rendere le loro opere condivisibili senza perderne
i diritti. Poi ha creato una biblioteca gratuita
online e promosso una campagna contro le
proposte di legge statunitensi sul diritto
d’autore, fatte su misura per i titolari di
copyright a discapito delle startup online.
La sua ultima bravata, l’hackeraggio e il furto di articoli di riviste universitarie conservati nella biblioteca online Jstor, gli è costata tredici capi d’imputazione. Swartz ha
scaricato gli articoli per difonderli gratuitamente, come aveva già fatto con un’enorme mole di sentenze dei tribunali federali.
Il processo è andato avanti, nonostante
Jstor abbia ritirato la denuncia e deciso di
rendere liberamente accessibile gran parte
dei suoi contenuti.
Un’icona della sinistra
In questa storia ci sono tutti gli ingredienti
di un grande mito americano: il tormentato
ragazzo prodigio assetato di libertà contro
gli spietati burocrati che abusano del loro
potere. Swartz occupa un posto particolare
nella moderna iconografia della sinistra
statunitense. Le sue iniziative a favore della
libertà d’informazione ricordano quelle di
Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, e
di Bradley Manning, il soldato statunitense
che ha trasmesso ad Assange i dispacci. Assange però è ormai un personaggio screditato e le motivazioni di Manning restano
oscure. Swartz invece incarna un ideale più
alto.
Per il movimento per la libertà d’informazione, l’ex fondatore di Reddit ha probabilmente la stessa importanza che Daniel
Ellsberg, l’analista militare che diffuse i
Pentagon papers, ha avuto per i movimenti
di protesta degli anni settanta. Non tutti gli
amici di Swartz approvavano i suoi metodi.
Sicuramente non condividono la scelta del
Aaron Swartz, 1986-2013
Aaron Swartz si è suicidato
l’11 gennaio. Programmatore,
hacker e attivista, ha creato
i feed rss e ha fondato Reddit.
Dopo la sua morte è diventato
un martire del web
Gideon Lichield, Quartz, Stati Uniti
suicidio. E non tutti sono entusiasti della
sua improvvisa santiicazione. L’amica Danah Boyd, attivista e studiosa della cultura
di internet, ha scritto: “Mi fa paura l’idea
che Aaron possa essere trasformato in un
martire. Perché lui era molto di più: adorabile e imperfetto, passionale e determinato,
brillante e stupido. Ora sarà facile per la folla chiedere vendetta in suo nome. Rievocare lo scontro che ci ha portato in qui non
serve. Dobbiamo cercare un approccio diverso, perché non è giusto che i talenti siano
sacriicati al potere”.
Tutti i movimenti che lottano per il cambiamento fanno progressi grazie al compromesso tra radicali e moderati. Per molti
Swartz sarà un martire, e qualche giovane
attivista lo prenderà a modello per compiere gesti estremi. Probabilmente è troppo
tardi per impedire che questo succeda. Ma
per il grande pubblico, la morte di Swartz dà
un volto umano al dibattito sul libero accesso alle informazioni: un dibattito fondamentale,  ma  troppo  spesso  infarcito  di
acronimi (Sopa, Pipa, Pacer) e linguaggio
burocratico. Se aiuterà l’opinione pubblica
a capire questioni così complesse, la sua
morte non sarà stata del tutto vana. Ma se
Swartz non si fosse tolto la vita avrebbe sicuramente potuto fare molto di più. u  ed

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