carabei stercorari che guardano le
stelle, topi che ascoltano l’opera e
camminate sull’acqua sono tutti
argomenti su cui alcuni ricercatori
sgobbano da anni. Il 12 settembre il loro du
ro lavoro è stato insignito di uno dei premi
più ambiti: l’Ig Nobel. Giunto alla ventitre
esima edizione, è la caricatura del più pre
stigioso Nobel. I dieci premi, inventati dalla
rivista umoristica Annals of Improbable
Research e conferiti all’università di Har
vard, celebrano imprese che “prima fanno
ridere, poi fanno rilettere”.
L’Ig Nobel per l’astronomia e la biologia
è stato assegnato al gruppo di Eric Warrant
dell’università di Lund per la scoperta che
gli scarabei stercorari usano le stelle per
orientarsi. I ricercatori stavano studiando
l’abilità degli scarabei nello spingere le pal
line di sterco in linea retta usando come
guida il pattern di polarizzazione della luce
intorno alla Luna. “Una notte senza Luna,
però, abbiamo notato che gli scarabei riu
scivano comunque a procedere in linea ret
ta”, ha spiegato Warrant. “All’inizio abbia
mo temuto che i nostri esperimenti con la
Luna fossero sbagliati, ma quando abbiamo
visto la Via Lattea ci siamo resi conto che
forse usavano quella come bussola. In efet
ti è proprio così”. Secondo Warrant, potreb
bero servirsi della Via Lattea anche altre
creature notturne come uccelli e falene. La
scoperta ha un potenziale uso pratico, ha
aggiunto. “I principi dell’orientamento de
gli scarabei potrebbero essere utili nella
progettazione di veicoli e robot autonomi,
anche se per quello ci vorrà ancora qualche
anno”.
A Masanori Niimi, dell’università Tei
kyo di Tokyo, è andato il premio per la me
dicina per la scoperta che i topi sottoposti a
trapianto cardiaco sopravvivono più a lungo
quando ascoltano una certa musica. Se la
sopravvivenza media è di una settimana,
quelli che avevano ascoltato La Traviata di
Verdi sono rimasti in vita 27 giorni e quelli
che avevano ascoltato la cantante irlandese
Enya undici.
L’Ig Nobel per la psicologia è stato asse
gnato a Brad Bushman, dell’università
dell’Ohio, per aver confermato che quando
si ha parecchio alcol in corpo si ha la sensa
zione di essere più attraenti. I partecipanti
allo studio dovevano fare un discorso, valu
tato da una giuria indipendente, sul fascino,
l’originalità e la comicità di cui si sentivano
dotati. Chi era ubriaco (e perino chi crede
va di esserlo) si è giudicato in maniera più
positiva. Le valutazioni della giuria, però,
mostrano che non c’era un legame reale con
la prestazione. “Da ubriachi ci si sente più
attraenti, ma in realtà non è così”, ha detto
Bushman.
Le abitudini delle mucche
Gli scienziati del Rural college scozzese
hanno ricevuto il premio per il calcolo delle
probabilità per due scoperte collegate: “In
nanzitutto hanno scoperto che quanto più
a lungo una mucca è stata sdraiata tanto
maggiori sono le probabilità che si alzi pre
sto”, si legge nella loro menzione. “E poi
che, una volta tornata a stare su quattro
zampe, non si può prevedere facilmente
quando si sdraierà di nuovo”. Bert Tolkamp
e i suoi colleghi stavano compiendo delle
ricerche per migliorare la salute e il benes
sere degli animali. Nello studio che ha frut
tato loro il premio avevano messo dei sen
sori alle zampe delle mucche per registrare
il tempo trascorso in piedi o sdraiate.
Il premio per la isica è andato a uno stu
dio che cercava di scoprire quanto dev’es
sere debole la forza di gravità di un pianeta
per consentire di correre sull’acqua senza
afondare. Alberto Minetti dell’università
di Milano e Yuri Ivanenko della Fondazione
Santa Lucia di Roma hanno sospeso i vo
lontari sopra una piscina goniabile per si
mularne il peso su pianeti diversi, in presen
za di campi gravitazionali diversi, e chiesto
loro di camminare sull’acqua. I risultati di
mostrano che l’impresa potrebbe essere
possibile sulla Luna, ma forse non su Marte.
Minetti ha detto: “Un’implicazione impor
tante consiste nello stimolare la rilessione
sulla discrepanza tra il tempo (relativamen
te veloce) dell’esplorazione spaziale e l’evo
luzione duratura necessaria per adattare
reali esseri viventi alla locomozione in am
bienti gravitazionali diversi”.
La serata si è conclusa con il tradizionale
saluto di Marc Abrahams, direttore degli
Annals of Improbable Research e fondatore
del premio: “Auguro più fortuna per l’anno
prossimo a chi stasera non ha vinto un Ig
Nobel, e soprattutto a chi l’ha vinto”. u sdf
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